Resto al Sud è un programma di incentivi dedicati ai soggetti under 46, residenti in una delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che intendono aprire una nuova attività di impresa.
L’obiettivo di Resto al sud è quello di incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali condotte da giovani in quei territori fortemente svantaggiati a livello economico ed occupazionale.
A tali giovani, Invitalia, offre agevolazioni fiscali competitive fino alla copertura del 100% delle spese effettuate, prevedendo un contributo a fondo perduto fino al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario a tasso zero al 65%, concesso da una banca aderente alla convenzione tra Invitalia e ABI. Il finanziamento, va restituito in 8 anni.
Requisiti:
- Avere un’età compresa dai 18 ai 46 anni;
- Essere residenti in una delle seguenti regioni d'Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Non aver beneficiato negli ultimi 3 anni di altri contributi per l’autoimprenditorialità;
- Non essere già titolari di un'altra attività di impresa attiva;
- Non essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
Presentazione della domanda:
La domanda Resto al sud, va presentata per via telematica utilizzando i moduli messi a disposizione da Invitalia.
L'agevolazione non prevede una scadenza e tutte le domande pervenute saranno valutate in base all'ordine cronologico di arrivo.
Tutti i settori di attività possono richiedere il finanziamento ma resta escluso il settore del Commercio.
Spese ammissibili:
Le spese che rientrano nell'agevolazione Resto al Sud e possono quindi beneficiare dei finanziamenti a fondo perduto e a tasso zero, sono:
- Spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili: per un massimo del 30% della spesa totale;
- Spese di acquisto macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- Spese di acquisto di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- Spese utili per avviare la nuova attività imprenditoriale: materie prime, materiali di consumo, bollette e canoni di locazione e leasing, garanzie assicurative, per un limite massimo di spesa pari al 20% del totale di spesa.
Sono escluse le spese per: progettazione, consulenze e costo del personale dipendente.